Matteo Orlandi
Corso professionale dedicato al mixing della batteria acustica.
Il mixing come sapete è una fase di lavoro fondamentale della produzione musicale; consente all’artista, attraverso il fonico, di definire la veste finale di un brano, ed il missaggio della batteria acustica è il primo tassello di questo importante lavoro poiché, oltre a costituire l’impianto ritmico che reggerà tutto l’arrangiamento, riveste anche un’importante fase creativa in grado di conferire al brano particolari colorazioni timbriche che possono rendere la ritmica coerente con il mood dell’ascolto
Vedremo infatti che nell’affrontare la fase di missaggio non esistono soluzioni che siano giuste o sbagliate a priori; le scelte che facciamo possono tuttavia risultare idonee o meno rispetto alle caratteristiche del brano e noi dovremo imparare a individuare quelle che possono valorizzarlo.
Per questo motivo non si può affrontare il missaggio improvvisando, bensì mettendo in campo un approccio metodico e tecnico che è alla base di questo percorso formativo. Una guida con un approccio pratico supportato dai riferimenti alla teoria dei processori ed effetti impiegati.
Il corso segue un flusso di lavoro tipico di una sessione di missaggio di batteria, nella quale ogni processo o azione è sempre argomentata e motivata, coinvolgendo l’utente che si troverà immerso nel processo produttivo.
La sessione di batteria utilizzata è stata registrata appositamente per questo corso all’Esagono di Rubiera in provincia di Reggio Emilia, noto studio professionale di cui si sono avvalsi moltissimi artisti Italiani e stranieri. Lo studio prende il nome dalla sala di ripresa che è appunto di forma esagonale ed è proprio questa caratteristica che lo rende unico.
Per le riprese abbiamo impiegato 19 microfoni con preamplificatori Brunetti, TubeTech e DM1 Dude music in stile Neve, collegati alla consolle analogica dello studio e convertitori digitali Apogee, Digidesign ed RME, mentre per la realizzazione del corso ho utilizzato il mixer di Logic, e per scelta, durante tutta la prima parte della lavorazione, ho sfruttato i plugin nativi. In ogni caso, una volta appresi i concetti che stanno alla base del funzionamento di questi strumenti, qualunque mixer e processore si utilizzi, di qualunque marca, sia software che hardware, sarà adeguato a ottenere un risultato professionale.
In buona sostanza non è importante la marca specifica dei processori che abbiamo in dotazione bensì conoscerne il funzionamento per poterli gestire in funzione di ciò che vogliamo ottenere; questo è l’obiettivo principale di questo corso.
I file della sessione di batteria sono disponibili al download tramite VCP Player
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